Marchi storici e Vinitaly
Perché parlare di “marchi storici” e Vinitaly?
La risposta è semplice: Vinitaly ha una tradizione e una storia che risale al 1968. Da 57 anni è la prima fiera nel settore del vino e dei distillati, occasione unica per raggruppare aziende vitivinicole che nella maggior parte dei casi vantano a loro volta una storia decennale se non addirittura secolare.
La “storicità” di Vinitaly si affianca, dunque, a quella di “imprese produttive nazionali di eccellenza storicamente collegate al territorio nazionale”. La lunga storia e il forte radicamento in Italia di molte aziende sono i due elementi che permettono alle stesse di richiedere all’UIBM il “marchio storico di interesse nazionale”, un riconoscimento per i marchi registrati da almeno 50 anni o utilizzati con continuità per analoghi periodi di tempo.
L’iscrizione nell’apposito Registro speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale non è automatica ma deve essere effettuata per il tramite di una specifica richiesta: ottenuto il riconoscimento, esso rimane in vigore senza alcuna necessità di rinnovo.
In un contesto di incertezza geopolitica, con l’instaurazione di dazi commerciali, il marchio storico può offrire alle imprese un vantaggio competitivo nel mercato internazionale, rappresentando un efficace strumento di marketing e comunicazione, capace di raccontare non solo in Italia, ma soprattutto all’estero, la storia e il valore del prodotto. Esso permette di enfatizzare e preservare quel “patrimonio culturale nazionale” (articolo 1, Legge 238/2016) che il vino incarna, “frutto del lavoro, dell’insieme delle competenze, delle conoscenze, delle pratiche e delle tradizioni” di ogni singola azienda.
Cogli l’occasione: avvia subito la pratica per questo prezioso riconoscimento al rientro da Vinitaly.