Brevetti europei e tutela transnazionale: la decisione dell’UPC sul caso Seoul Semiconducotr
Il Tribunale Unificato dei Brevetti conferma la validità e ordina misure cautelari su scala europea per un brevetto riguardante la tecnologia LED ‘No Wire’, sottolineando l’efficacia del sistema unificato nella protezione dei diritti di proprietà intellettuale in più Stati membri.
Il 10 ottobre 2024, la divisione centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti (UPC) ha emesso una decisione rilevante in materia di enforcement brevettuale transnazionale, riconoscendo la violazione del brevetto europeo EP 3 926 698 B1 da parte della tedesca Expert e-Commerce GmbH, e disponendo un’ingiunzione paneuropea in otto Stati membri.
Questa pronuncia costituisce una delle prime decisioni sostanziali dell’UPC in materia di inibitoria, e uno dei primi casi in cui un attore extra-UE – in questo caso la coreana Seoul Semiconductor Co., Ltd., insieme alla sua affiliata Seoul Viosys Co., Ltd. – ottiene un provvedimento coercitivo su vasta scala nel nuovo contesto della corte unificata.
Il brevetto europeo EP 3 926 698 B1 riguarda una tecnologia innovativa sviluppata da Seoul Semiconductor nota come “WICOP” (Wafer Level Integrated Chip On PCB), più comunemente detta “No-Wire LED”. La tecnologia WICOP consente la fabbricazione di LED privi di fili e di substrati ceramici aggiuntivi. Il risultato è un chip LED significativamente più compatto, termicamente più efficiente e meno costoso da assemblare, destinato a varie applicazioni ad alte prestazioni: illuminazione automotive, display microLED, flash per smartphone e altro ancora. In particolare, il brevetto copre una struttura LED che consente un montaggio diretto (chip-scale) sulla scheda madre, migliorando significativamente l’efficienza di emissione e la dissipazione termica, grazie all’assenza di collegamenti metallici tradizionali.
Il cuore della decisione: violazione accertata e rimedi ordinati
L’UPC ha ritenuto che i prodotti commercializzati da Expert e-Commerce GmbH incorporassero la tecnologia brevettata senza autorizzazione. In particolare, le prove tecniche fornite da Seoul Semiconductor hanno dimostrato che le caratteristiche essenziali rivendicate nel brevetto EP 3 926 698 B1 – in particolare, la configurazione “no wire” – erano riprodotte nei LED distribuiti dal convenuto.
Rimedi concessi dall’UPC:
- Ingiunzione immediata di cessazione delle vendite dei prodotti contraffattivi.
- Ordinanza di ritiro dal mercato e distruzione dei prodotti illecitamente commercializzati.
- Estensione dell’ordine di inibitoria a ben otto paesi: Germania, Austria, Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia – da qui il carattere paneuropeo dell’ingiunzione.
- Condanna alle spese in favore di Seoul Semiconductor.
Secondo il comunicato di Seoul Semiconductor, è la prima volta che viene ottenuto un provvedimento d’inibitoria simultaneo in otto Stati membri dell’UPC nell’ambito di un’azione diretta. La decisione ha evidenziato l’efficacia pratica del sistema del brevetto unitario, offrendo protezione rapida, centralizzata e transnazionale.
Implicazioni strategiche per i titolari di brevetti
Questa decisione fornisce diversi spunti di riflessione per i titolari di diritti di proprietà industriale in Europa:
- Il valore strategico del brevetto europeo (unitario o tradizionale non opted-out): l’effetto territoriale esteso di una singola ingiunzione
potrebbe in alcuni casi rivelarsi uno strumento potente nella gestione del portafoglio IP. I costi e i tempi del contenzioso potrebbero ridursi rispetto a procedimenti paralleli nazionali. - La centralità dell’UPC come forum: La scelta del foro diventa essenziale. In questo caso, la divisione centrale ha dimostrato efficienza e tempestività nell’accertamento tecnico e nell’emissione del provvedimento.
- Prove tecniche solide: Come sempre accade nel contenzioso brevettuale, l’analisi tecnica comparativa delle rivendicazioni e dei prodotti è stata decisiva per ottenere il successo dell’azione.
- Monitoraggio del mercato online: La vendita online di prodotti da parte di grandi distributori come Expert e-Commerce richiede un’attenta sorveglianza da parte dei titolari di brevetti. In casi come questo, una sola azione può produrre effetti significativi sull’intero canale di distribuzione europeo.
Il caso Seoul Semiconductor vs. Expert e-Commerce GmbH rappresenta un’importante pietra miliare nella giurisprudenza dell’UPC, e dimostra concretamente come la protezione brevettuale in Europa sia entrata in una nuova era di efficienza e coordinamento giuridico.
Per i titolari di brevetti – e in particolare per le imprese non europee che operano nel mercato unico – il messaggio è chiaro: il sistema della corte unificata non solo è operativo, ma può offrire rimedi rapidi, efficaci e uniformi in tutti gli stati membri.
Fonti: