La Corte Costituzionale Federale Tedesca respinge le due ingiunzioni preliminari contro l’implementazione dell’UPC

In un comunicato stampa del 9 luglio 2021 la Corte Costituzionale Federale Tedesca ha annunciato di aver respinto le ingiunzioni preliminari dirette contro l’atto di approvazione adottato il 18 dicembre 2020 ai fini della ratifica dell’Accordo del 19 febbraio 2013 sul Tribunale Unificato dei Brevetti (Unified Patent Court – UPC).

Nel suo ragionamento, la Corte afferma che le ingiunzioni preliminari proposte nell’ambito dei ricorsi principali sono irricevibili in quanto i ricorrenti non hanno sufficientemente affermato e motivato una possibile violazione dei loro diritti fondamentali.

Le due ingiunzioni preliminari non sono riuscite nell’intento di impedire la firma dell’atto di ratifica da parte del presidente della Repubblica Federale Tedesca, che ora invece può procedere nell’avallare la decisione del Parlamento. Secondo gli esperti e a detta di uno dei ricorrenti, il respingimento delle ingiunzioni preliminari prelude al respingimento nel merito di entrambi i ricorsi.

Sebbene la strada per l’UPC sia stata lunga e accidentata e richieda ancora passaggi importanti (l’Accordo deve essere modificato per superare la decisione del Regno Unito, presa nel febbraio 2020, di non partecipare all’UPC), sembra che la decisione della Corte Costituzionale Federale Tedesca apra la strada all’entrata in vigore dell’UPC. I commentatori più ottimisti auspicano che l’UPC e, di conseguenza, il brevetto unitario entrino in vigore nel corso del 2022, mentre pare essere più realistico che l’intero sistema muova i primi passi nella seconda metà del 2023.

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