La Proprietà Intellettuale e i suoi benefici all’economia dell’UE
La Proprietà Intellettuale fa bene all’economia dell’intera Unione Europea, lo afferma uno Studio congiunto condotto dall’Ufficio Brevetti Europeo (EPO) e dall’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO). Dalla ricerca condotta emerge che le aziende che investono sensibilmente in IP contribuiscono all’attività economica dell’Unione sotto diversi punti di vista. Queste imprese concorrono, infatti, alla definizione del PIL europeo per circa 6,6 miliardi di Euro annui, corrispondenti al 45% dell’intero Prodotto Interno.
Il numero dei posti di lavoro coinvolti in maniera diretta si aggira intorno ai 63 milioni, mentre altri 21 milioni di addetti sono occupati nelle aziende che operano nell’indotto.
Il numero di posti di lavoro nelle “IPR-intensive industries” è cresciuto di 1,3 milioni di unità dal 2011, mentre il tasso di occupazione medio dell’Unione Europea nel medesimo periodo era in leggero calo. Anche le retribuzioni in questa tipologia di imprese risultano essere le più alte: una media del 47% in più rispetto alle imprese che non investono in IP.